“Oggi è il 10 febbraio, come al solito sono qui a ricordare che una Legge dello Stato dal 2004, se non ricordo male, determina che questa è una giornata che deve essere ricordata nelle istituzioni, nelle scuole, università e laddove si fa della cultura ed attività sociale. In Consiglio Comunale oggi non ho visto una commemorazione, speriamo che l’anno prossimo ci sarà, ho visto la commemorazione che questa mattina è stata fatta in Largo Martiri delle Foibe. Ho apprezzato, nei toni e nei contenuti, il discorso che ha fatto l’assessore D’Alfonso, non ho apprezzato l’assenza del Sindaco, che ci è stato detto impegnato in questioni importanti, vedo che il suo portavoce risponde direttamente a noi Fratelli d’Italia dicendo che era impegnato in un incontro sulla mobilità, molto importante.
Sindaco, faccio fatica a capire come un’Assessore può sostituirla in una manifestazione che una Legge dello Stato, ma soprattutto un sentimento nazionale vede come una data unificante, nel quale riuscire a ritrovare una memoria condivisa, invece non la può sostituire all’incontro sulla mobilità, dove lei ha un Assessore tanto bravo, quanto quello al Commercio. Credo che sia una questione di priorità politiche e l’anno scorso le dissi che avevo apprezzato la resipiscenza che lei aveva avuto come non votante a favore della legge istitutiva, lei era uno dei 16 parlamentari che votò contro, apprezzai che aveva fatto lo sforzo di essere presente. Invece quest’anno non l’ho vista.
Lo dico perché ho visto il Presidente del Consiglio, ho apprezzato l’intervento dell’assessore D’Alfonso…Se ha un po’ di pazienza, la vediamo talmente poco che ho piacere a dialogare con lei. Uno dei responsabili degli istriani dalmati e giuliani c’ha detto che lei ha preso le distanze da quello che è successo in Zona 3, dove nel Consiglio di Zona, il Presidente Sacristani e i partiti che rappresentano la Sinistra Radicale hanno invitato una studiosa negazionista a parlare delle Foibe.
Io non so se lei abbia preso la distanza da ciò, mi fido da quanto dice il rappresentante dell’associazione che ha avuto testimonianza dall’assessore D’Alfonso, però credo che la dignità di queste persone meriti che lei utilizzi gli strumenti che sono a sua disposizione dal punto di vista istituzionale, cioè si alzi da quella sedia, che ha conquistato qualche anno fa, e dica che non apprezza le tesi negazioniste di chi continua ad infangare la memoria degli esuli istriani e dalmati.
Vorrei che lei usasse il poderoso sistema comunicativo del Comune, come ha risposto a noi in tempo reale, e dicesse che non ha apprezzato quello che è successo in Zona 3. I colleghi del PD hanno molto da ridere su questo tema, magari se incominciassimo a riflettere perché oggi per dimostrare la validità di questa Legge è stato citato addirittura l’attuale Sindaco di Torino, Fassino. È ora di smetterla di negare e di non dare dignità a questi martiri. In quest’Aula ho sempre sentito parlare, giustamente, di negazionismo, ci sono proposte in Parlamento di leggi sul negazionismo, ma questo è un olocausto tanto quanto quello dei martiri della Shoa, dei martiri sudafricani, dei martiri delle persecuzioni anticristiane o del Rwanda. Quando c’è un eccidio per ragioni religiose, etniche, nazionali è chiaro che stiamo parlando di olocausto, di vittime innocenti e chi nega questo fa un danno alla storia, ma anche a sé stesso e a tutta la comunità in cui vive.
Non ho visto l’ANPI, che ci viene sempre a ricordare tutto, perché non è venuta? Perché in queste manifestazioni il Presidente Sburaglia, che il Comune ha voluto ricordare con un Ambrogino, non è venuto a testimoniare la resipiscenza di certi ambienti associativi dei partigiani italiani che hanno sempre negato quest’eccidio. Perché non sono venuti a chiedere scusa per quello che fecero a tante persone in Italia, quando questi profughi ritornarono in Italia e furono presi a sassate? Perché non si incomincia a cercare una memoria condivisa?
So che quando c’è il Giorno della Memoria si organizzano tanti incontri, anche per la Giornata Internazionale della Donna c’era un programma molto ricco. Si è tanto discusso dello spettacolo teatrale che Simone Cristicchi, persona certo non riconducibile all’estrema Destra, ha fatto in memoria delle Foibe, che addirittura è stato boicottato da alcuni centri sociali in provincia di Firenze, perché non si è organizzato in un teatro comunale per le scuole un incontro, una rappresentazione di questo spettacolo teatrale? Qual è la cosa che ancora vi blocca per accettare che in questo paese, 70 anni fa, è stata fatta un’operazione di oblio che è durata 70 anni e che è ora di smettere, bisogna ricordare invece che queste sono persone che hanno amato talmente la propria patria da scappare, dover essere costretti a scappare da un giorno all’altro e lasciare tutto quello che avevano pur di mantenersi italiani.
Voi avete un anno di tempo, spero che l’anno prossimo non vedremo più questa cosa. Grazie”.
Il Presidente Rizzo così risponde:
“La ringrazio consigliere Osnato che lei ha riconosciuto la mia presenza e sono venuto non a caso. Non mi pare che ci sia la consuetudine di ricordare in Consiglio, non ho nessuna difficoltà a dire che oggi è la giornata del ricordo e dobbiamo anche ricordare questi nostri connazionali che hanno tragicamente visto interrompere la loro vita per alcuni, la loro esperienza di vita per altri perché credo che la verità non faccia mai del male a nessuno. Quindi volevo assicurarla di questo”.
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