Dl energia: Osnato (Fdi), fine mercato tutelato eredità Pd-m5s

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“Sulla fine del mercato tutelato dell’energia, devo ricordare una verità che qualche smemorato preferisce dimenticare: si tratta di un impegno che l’Italia ha assunto con il Pnrr, concepito da governi a trazione Pd-M5s a partire dal Conte II, e che noi non abbiamo votato. Oggi, anche a fronte di sostanziali modifiche migliorative che la Commissione europea ha approvato pochi giorni fa, scontiamo ancora quei vecchi vincoli. Ma le attuali opposizioni mostrano una bella faccia tosta: altro che ‘tassa’, come dice Schlein. L’esecutivo Meloni è impegnato a testa bassa al fine di minimizzare gli oneri per famiglie e imprese”. Lo dichiara Marco Osnato, presidente della commissione Finanze e responsabile economico del partito. “Forse a sinistra dovrebbero leggere con più attenzione quanto deciso dal Cdm”, prosegue l’esponente di FdI, “perché il decreto incentiva la transizione energetica, favorendo la produzione da rinnovabili e al contempo sostenendo chi, senza il nostro intervento, sarebbe costretto a sopportare costi elevati. Un piccolo investimento pubblico per un sistema di approvvigionamento più efficiente ed economico, in cui lo Stato continuerà a esercitare la sua potestà regolatoria in difesa dei più deboli”, sottolinea. “Questa è la vera sostenibilità: ambientale, sociale e finanziaria al tempo stesso, nonché attuata gradualmente. Grazie a noi, nessuno resterà spiazzato da cambiamenti improvvisi: l’esatto opposto dell’approccio oltranzista di Pd e Cinque Stelle”, conclude Osnato.